Comune di Sant’Agnello – Provincia di Napoli

‘Concorso di idee per la sistemazione architettonica ed il recupero del centro urbano’ – “Strada Novissima”– collaborazione con Giulia de Angelis, Antonino Esposito, Fabrizio Gargiulo e Francsco Trapani

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“Da qualche parte deve pur esistere, credo, una regione nella quale il nuovo, deponendo le armi e issando la bandiera bianca della pace, possa penetrare senza far troppi danni (…) Non esiste l’illimitato e puro ‘avvenire’ così come non esiste niente che vada definitivamente ‘perduto’. Nell’avvenire c’è il passato (…)     Joseph Roth

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lo spirito – partecipiamo come professionisti, ma anche come cittadini, a questo concorso, sperando che esso apra un pubblico confronto sui criteri di trasformazione del nostro territorio, in una fase in cui le intenzioni urbanistiche sono ancora nello stato primigenio di elaborazione.

È nostra intenzione fornire un contributo di idee a quel processo di modificazione che ogni piano implica, partendo da pochi ma decisi punti programmatici, che sinteticamente elenchiamo:

– superamento della sclerotica e perdente metodologia del Piano regolatore “a macchia di leopardo”, diretta derivazione della obsoleta procedura dello “zoning”, da sostituire con una più moderna pianificazione che si attui attraverso “piani-progetto”, in cui si definiscano in modo preciso e puntuale gli assetti urbanistici previsti;

– incremento delle densità edilizie (attrezzature, servizi, terziario e, ove necessario, residenza) nelle aree già urbanizzate, con interventi di ricucitura e completamento, in netta alternativa alla prassi comune di espansione nelle aree libere periferiche;

– estrema importanza delle problematiche relative alla circolazione ed al sistema dei trasporti, da risolvere attraverso una politica di massimo incentivo dell’utilizzo dei mezzi pubblici (autobus, treno, trasporti marini);

– esaltazione del patrimonio storico, paesaggistico, architettonico e artistico non come tesoro da imbalsamare ma come risorsa da gestire nell’ambito del naturale ed inarrestabile processo di modifica e trasformazione del tessuto urbano;

– proposta di un modello di riqualificazione urbana che passi attraverso lo sviluppo economico e, in particolare, del tessuto produttivo delle piccole e medie imprese, dell’artigianato e dell”industria turistica”, al fine di attivare risorse sia pubbliche che private.

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planovolumetrico

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il Piano – quello che qui si propone è un esempio di ‘Piano per il centro di Sant’Agnello’ (che abbiamo considerato in maniera più ampia rispetto all’area proposta dal concorso) in cui si da forma e sostanza a quanto abbiamo precedentemente esposto.

La zona studiata può essere inoltre presa come “area campione” per una metodologia di pianificazione ripetibile e reiterabile su tutto l’asse urbanizzato della Penisola Sorrentina.

I punti salienti del Piano sono:

– la circolazione – l’ipotesi di partenza (a scala ovviamente intercomunale) è quella di raddoppiare l’attuale linea della Circumvesuviana, in modo che diventi una sorta di metropolitanan con corse molto più frequenti.

La nuova linea è pensata su una struttura sopraelevata, che non tagli più il territorio ma che ne migliori la fruibilità rimettendo in contatto le due parti ora separate da un vero e proprio muro.

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“il muro” da Piazzale Angri, sopra e da Via A. Balsamo, sotto

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stazione Circumvesuviana – sezione prospettica verso ovest

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nuova piazza della ferrovia – proposta

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Al di sotto della linea ferroviaria è prevista la nuova strada per il traffico privato: in tal modo il Corso Italia diventa un asse per il solo trasporto pubblico, consentendo la pedonalizzazione del centro cittadino.

La proposta è quindi quella di non realizzare nuovi tagli stradali, bensì potenziare al massimo quelli esistenti; anche una carreggiata di Via dei Pini verrà pedonalizzata, generando così una passeggiata verde che dai giardini pubblici previsti a monte del Corso Italia arriva fino a mare.

La nuova stazione è prevista al di sotto della piattaforma di arrivo dei treni; a questa si accede attraverso un sistema di scale, rampe e ascensori posizionate in maniera strategica rispetto alla Piazza della Stazione e della Piazza del Municipio. Al di sotto della Piazza della Stazione è previsto un parcheggio di interscambio. Nel sotterraneo di tutti i nuovi edifici sono previsti parcheggi, come anche nei tratti liberi sotto la sopraelevata ferroviaria.

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sezione prospettica verso est

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stazione Circumvesuviana

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le piazze – La Piazza del Municipio, la Piazza della Stazione, il Piazzale Angri, il Piazzale della Libertà, diventano un sistema continuo di spazi comunicanti, ai quali si accede attraverso porticati e passaggi tutti in quota.

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La Piazza della Stazione è stato ripensato come un vero e proprio nodo di interscambio, con terminale Bus e Taxi in superficie.

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Circumvesuviana oggi – dalla Piazza del Municipio sopra, dal Piazzale sotto

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Nella Piazza del Municipio si è mantenuta l’alberatura esistente e soltanto in alcuni punti si è andata ad integrare con un nuovo impianto.

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Piazza del Municipio

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La Piazza della Chiesa è stata ridefinita dalla costruzione di un edificio di maggiore altezza sul fronte a monte verso Sorrento, al fine di conferire a tale invaso le proporzioni di una piazza; sul lato sud è previsto un filare di alberi d’alto fusto che, oltre a distinguere lo spazio della piazza vera e proprio da quello di fruizione dei mezzi a servizio delle costruzioni limitrofe, scherma la facciata dell’edificio prospiciente la facciata della chiesa.

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Piazza della Chiesa

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La nuova edificazione – L’idea alla base del progetto è quella di non andare ad intaccare parti del territorio non ancora edificate ma di completare e ricucire in maniera netta le zone a chiara ispirazione urbana. Il progetto propone quindi una edificazione a cortina in correspondenza della nuova strada, con destinazioni d’uso miste.

Una simile impostazione, conferendo valore aggiunto ai suoli limitrofi alla nuova arteria, permette di coprire una parte delle spese relative alla infrastrutturazione prevista.

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veduta verso Piano di Sorrento

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veduta verso Sorrento

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il verde – Il sistema del verde è stato progettato seguendo 3 linee principali:

1) enfatizzare la forte preesistenza del vallone, che nella parte a monte della Piazza del Municipio presenta i due caratteristici bracci ad Y che si uniscono all’altezza del riempimento di Viale dei Pini: qui si è pensato di prevedere il verde pubblico, marcando il segno del vallone con vegetazione ripariale e riempendo gli spazi con macchia mediterranea;

2) segnare la “strada nuova” e (ove possibile) le vie preesistenti, con filare di alberi, mentre in corrispondenza degli edifici di nuova costruzione a monte del rione Angri si immagina una “corte verde” semipubblica, usufruibile dagli abitanti e da chi in quei luoghi lavora.

3) Il lato pedonalizzato di Via dei Pini è stato pensato con vegetazione mista, in modo da creare una “strada verde”, che parte dai giardini pubblici e arriva al mare.

Tutte le specie previste appartengono alla macchia mediterranea e quindi hanno bisogno di scarsa manutenzione, cosa da non sottovalutare per i costi di gestione di questi spazi da parte del Comune.

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spiccato tipologico

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consideriamo il testo così scarsamente descrittivo da interromperlo qui senza che nessuno se ne lamenti

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4 thoughts on “Comune di Sant’Agnello – Provincia di Napoli

  1. Penisola sorrentina, a rischio un grande agrumeto: al suo posto un parcheggio
    Sant’Agnello: dovrebbe essere destinato ai bus turistici

    Presentato esposto di IdV alla procura di Torre Annunziata. Il Wwf: si tratta di progetti assurdi

    NAPOLI – A Sant’Agnello, in costiera sorrentina, sta per essere distrutto un vasto agrumeto in località San Vito. Tra i proprietari dell’area – circa 4000 metri quadrati – Mariano Pontecorvo, assessore ai lavori pubblici del comune di Sorrento fino allo scorso 31 dicembre. Il terreno agricolo sarà trasformato in un parcheggio a raso, destinato alla sosta degli autobus pubblici e privati.

    Ennesimo scempio alle porte, dunque, ai danni di un tipico giardino sorrentino e della cultura materiale della costiera. È un iter lungo e complesso, quello che è sfociato poi nel permesso di costruire numero 9 del 20 aprile 2011. La zona in oggetto è inquadrata dal piano regolatore generale di Sant’Agnello, approvato nel 2002 e reso esecutivo dall’amministrazione provinciale nel 2005. Gran parte di essa ricade in area M, nella quale il prg consente parcheggi per autotrasporti pubblici e privati. Porzioni non trascurabili, però, sono inquadrati come zona E2 – “tutela dell’ambiente naturale di II grado” – e zona H, ovvero “area cimiteriale”.

    Giovanni Antonetti, responsabile di Italia dei valori in costiera sorrentina, ha indirizzato un esposto alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, chiedendo che si verifichino alcuni aspetti di particolare rilevanza, sotto il profilo urbanistico. In particolare, se le opere edilizie siano compatibili con le prescrizioni del Put e del piano regolatore generale in tutte le zone interessate. Il responsabile di Idv sollecita inoltre la Procura a valutare se sia legittimo il frazionamento delle particelle catastali effettuato nel 2010 e se sia regolare il permesso a costruire rilasciato il 20 aprile 2011. Nell’esposto sottolinea, inoltre: «Non risulta depositata presso l’ufficio tecnico comunale alcuna comunicazione alla soprintendenza per i Beni archeologici, nonostante ciò fosse esplicitamente previsto dalla convenzione che disciplina la costruzione del parcheggio».

    Al di là dei profili di legittimità, poi, c’è una questione, non meno rilevante, di opportunità. Sono in molti a chiedersi quale senso possa avere l’ennesima distruzione di un agrumeto, per fare spazio agli stalli per i bus. Una follia, tra l’altro in controtendenza con l’appello contro il consumo di suolo agricolo lanciato circa un mese fa dal ministro Catania e dal presidente del consiglio Monti. «E’ incredibile che si perseveri in questi assurdi progetti», dice Claudio d’Esposito, responsabile del Wwf in penisola sorrentina. Aggiunge: «Altrettanto incredibile è la descrizione che fa dell’agrumeto uno dei progettisti dell’opera. Dipinge una situazione di assoluto degrado. Certamente, dico io e con me sostengono coloro i quali hanno a cuore le sorti della costiera, la soluzione per migliorare l’area non è di eliminare tutti gli alberi e realizzare un parcheggio. Quel terreno potrebbe e dovrebbe diventare un gioiello di valenza agricola e paesaggistica». Cresce dunque la mobilitazione, per salvare gli alberi dalle ruspe.

    Fabrizio Geremicca
    23 ottobre 2012
    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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  2. Ciao, complimenti per il progetto!
    Mi piacerebbe sapere se ci fossero fondi per realizzare tutto ciò, sarebbe fantastico e renderebbe sant agnello una cittá ancora più bella!

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